Sposi sulle  orme di Francesco e Chiara d’Assisi

Francesco e Chiara d’Assisi hanno costituito, sin dall’origine della nostra storia, le fondamenta della nostra spiritualità, cogliendone i tratti più incisivi. Il principale è “amare l’Amore non amato”. Francesco lo ha fatto cominciando da se stesso e restando fedele alla Chiesa Apostolica di Cristo. In fondo ha amato tutto quello che ormai tanti non amavano più nella Chiesa: Cristo e il Suo Sacrificio Eucaristico.

In Francesco riscopriamo che l’amore alla Chiesa è capace di risanarLa. È per questo che la vocazione propria della Fraternità è riparare la Chiesa di Cristo cominciando dalla famiglia e con la famiglia, che è luogo di partenza di ogni storia e vocazione, cosicché diventi luogo di guarigione: “In questa grande impresa del rinnovamento di tutte le cose in Cristo, il matrimonio, anch’esso purificato e rinnovato, diviene una realtà nuova, un sacramento della nuova Alleanza” (Redentoris Custos n.7).

La dimensione contemplativa e itinerante della fraternità indica la chiara appartenenza all’ordine serafico, proprio perchè fa sua la dimensione della Chiesa orante che si esprime necessariamente nello “stare insieme” per un cammino di ascesi in cui ogni membro è chiamato a gareggiare nell’amore, nella condivisione. La comunione è il luogo spirituale dove far crescere la santità e dove non c’è spazio per l’egoismo. Per noi seguire le orme di San Francesco e Santa Chiara d’Assisi, non significa essere simpatizzanti di una spiritualità, ma appartenere al loro carisma, come figli. Rifarsi alla Regola dei due santi assisani, per noi è linfa vitale.