Concretamente possiamo dire che tra le attività quella principale è: riportare alla preghiera. La preghiera, infatti, è l’unica via per riprendere e mantenere l’amicizia con Dio che vuole trasformarci ogni giorno. Luogo privilegiato è la famiglia dove si impara a riprendere questa confidenziale amicizia col cielo. La preghiera in famiglia è un vincolo che rinforza i vincoli dell’amore. Bisogna che la coppia impari a pregare insieme, fino a coinvolgere tutti i membri della famiglia, preambolo d’incontri aperti agli altri, perché questi, guardandoci, siano stupiti dal mistero di Dio. Il mondo vuole conoscere l’amore, vuole raccontato Dio, con la vita… e la vita va vissuta quotidianamente col sacrificio gioioso della conversione continua…alimentata dalla preghiera!

Nazareth terapia

CRISTOTERAPIA FAMILIARE

L’esperienza ci ha insegnato che la famiglia è capace di rigenerare la persona, sia dello stesso nucleo familiare che esterna. Col coraggio di guardarsi insieme nel profondo del cuore, teniamo Gesù al centro. È Lui il taumaturgo della comunità e usa ognuno di noi per toccare le profondità del nostro percepire la vita.

La Cristo Terapia Familiare è un lavoro introspettivo e speculativo, in famiglia o tra famiglie, con una tipologia a sé. Totalmente abbandonati alla grazia viva del Cristo Risorto e fiduciosi del Suo intervento, la “terapia” trova nel nucleo familiare (o con esso a servizio degli altri) la possibilità di un percorso per conoscersi e conoscere meglio il cuore dell’uomo nella dinamica di gruppo. Gli incontri sono di natura domestica e sono accompagnati dalla preghiera (in alcuni casi dall’Adorazione Eucaristica).

Il coraggio di crescere insieme si trova insieme.

Adorazione eucaristica – Come ministero di evangelizzazione

“Quando Mosè alzava le mani, Israele era il più forte”.  (Esodo 17,11)

La preghiera è più veloce delle azioni. Noi crediamo fermamente alla potenza della preghiera. Adorare Gesù nell’Eucaristia o con la Parola è la richiesta più vicina all’orecchio di Dio. Adorando Gesù possiamo vincere ogni guerra col nemico, possiamo essere anche più veloci di un progetto pastorale. Stare fermi, davanti all’Eucaristia, non vuol dire non camminare, non muoversi, ma significa scaturire dal cuore di Dio tutta l’azione di misericordia per il suo popolo.
Sostenere, intercedere, supplicare, chiedendo la conversione del mondo, fare adorare.
anche questa è ….evangelizzazione.

Quando alziamo le mani davanti a Dio è Lui che si arrende a tanta fiducia e tenerezza.

Missione a Zaccheo

Luca 19,1-10 “Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perchè oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.

La “missione a Zaccheo” consiste nell’animazione di incontri con la preghiera, l’ascolto e la testimonianza, presso le case indicate dal parroco per raggiungere soprattutto i lontani che non fanno più riferimento alla Chiesa parrocchiale. Ogni progetto organizzato con i parroci si conclude alla fine dei percorsi con un momento celebrativo in Chiesa. Luogo privilegiato per esprimere la realtà comunionale e sacramentale.

Se desideri progettare insieme a noi parla col tuo parroco e contattaci.

Cenacolo mariano (digiuno pane e acqua)

Ogni venerdì, presso le case, si digiuna a pane e acqua, dopo aver pregato il santo Rosario. Dopo aver spezzato e consumato il pane, si medita una riflessione sul Vangelo della Domenica

Accoglienza missionaria

Con l’espressione di “accoglienza missionaria” intendiamo proporre uno stile di condivisione del quotidiano. Anche l’Ascolto e l’Accompagnamento si esprimono con un apostolato che si svolge principalmente nelle nostre case (e tra le case) luogo privilegiato dell’incontro. Questo ci dà la possibilità di far sperimentare, sia ai vicini che ai lontani, la quotidianità vissuta nella grazia.

Itinerari di coppia

Il “Coraggio del Noi” è un percorso per coppie di fidanzati che hanno scelto di incamminarsi verso il matrimonio o che sono in discernimento per questo.

L’itinerario non ha la presunzione di essere completo e sufficiente, o addirittura sostitutivo alle iniziative diocesane per la preparazione al matrimonio nelle parrocchie di riferimento, ma in maniera di sussidio desidera costruire rapporti tra i fidanzati e le coppie incaricate alla formazione e/o per continuare una relazione/accompagnamento dei futuri “giovani sposi”. Questo documento non è un trattato, non contiene “relazioni” definite ma tracce di argomenti, spunti di riflessione, per un cammino da percorrere insieme a seconda delle esigenze, per la ri-scoperta della sacralità della vita matrimoniale che richiede un cammino di fede cristiana.


Chi presenta il cammino

Per tutto il percorso si farà sempre riferimento a una coppia di “sposi guida” purché autentici testimoni di vita. Essi infatti, non ricopriranno il ruolo di maestri, non faranno conferenze teologiche, ma con spirito di accoglienza si faranno prossimi alle giovani coppie che il Signore affida loro nella carità fraterna/paterna e materna. Un sacerdote affiancherà la coppia a cui si fa riferimento. Può essere in equipe per tutto il percorso o alternato con altri sacerdoti. Egli avrà dei momenti d’intervento specifici lungo tutto l’itinerario.

Dove

Gli incontri si terranno in ambiente familiare, preferibilmente nella casa della coppia di sposi. La scelta peculiare della casa, come luogo d’incontro, ha come scopo di mettere a proprio agio i giovani, alternando, ai momenti formativi, momenti di convivialità attorno alla tavola, per una relazione sempre più fraterna tra la coppia ospitante e le giovani coppie. L’obiettivo è instaurare un rapporto amicale che continui nel tempo, specialmente per l’accompagnamento delle coppie nei primi anni di matrimonio. Accogliere nella propria casa i futuri sposi, testimonia già che il matrimonio non è luogo finito e autosufficiente, dunque chiuso, ma porta in sé la vocazione dell’accoglienza e della condivisione.


Come

Il Coraggio del Noi è composto da 12 incontri con rispettivo feedback. Questo cammino ha lo scopo di essere, non solo formativo, ma taumaturgico e di discernimento laddove ancora serve, creando sinergie e confronti che rendono protagonisti i fidanzati. Il Cammino si divide in quattro ambiti. Ogni ambito contiene tre argomenti, per cui il tutto si svolge in dodici incontri, ognuno dei quali ha un feedback dei fidanzati al termine della loro riflessione personale e di coppia.