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La Famiglia è “Chiesa domestica” in quanto “sposa di Cristo”
(cfr. FC 17) – (FC 49)
“La futura evangelizzazione dipende in gran parte dalla chiesa domestica. Questa missione apostolica della famiglia è radicata nel battesimo e riceve dalla grazia sacramentale del matrimonio una nuova forza per trasmettere la fede, per santificare e trasformare l’attuale società secondo il disegno di Dio”.
Sarà la famiglia a salvare la famiglia
Della splendida realtà di chiesa domestica, l’unica carne e l’unico cuore dei due sposi ne sono gli indicatori sacramentali, insieme alla loro fecondità, che non si limita solo a quella fisica. L’intuizione che ha messo in moto tutta la storia dell’Arca di Nazareth è stata proprio quella di riconoscerci famiglia come – “comunità”. Una comunità ecclesia, perchè volevamo vivere attorno all’unico fondamento della nostra vita: Cristo, la cui centralità è esaltata dalla preghiera in famiglia. Essa, infatti, è l’olio della lampada che illumina i nostri passi, le nostre decisioni familiari. la preghiera è la caratteristica del nostro stare insieme. “La famiglia che prega custodisce la fede” (come dall’omelia di Papa Francesco del 27 ottobre 2013). Vogliamo essere famiglie oranti, di sposi contemplativi di un mistero divino che impregna il nostro quotidiano. La famiglia è chiesa poichè è il primo luogo dove scoprirsi chiesa, dove comincia la chiesa. Imparando la ricchezza dell’alterità diventa comprensiva del mistero ecclesiale della grande comunità parrocchiale/diocesana attorno al proprio pastore.
Le famiglie dell’arca hanno questo desiderio e tale scopo: vivere questa espressione teologica nel concreto e, formandosi sempre più all’amore, formare una “civiltà dell’amore” come diceva Paolo VI. Così facendo ci sentiamo immersi pienamente nel progetto della missione affidataci da cristo e dalla Chiesa, cioè che: “la famiglia riceve la missione di custodire, rivelare e comunicare l’amore, quale riflesso vivo e reale partecipazione dell’amore di Dio per l’umanità e dell’amore di Cristo Signore per la Chiesa Sua sposa”
(Familiaris Consortio 17)
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Una comunità chiamata famiglia
«La famiglia fondata e vivificata dall’amore, è una comunità di persone. […] Suo primo compito è di vivere fedelmente la realtà della comunione nell’impegno costante di sviluppare un’autentica comunità di persone» (n. 18). Ecco perché il motore di tutta l’opera dell’Arca è proprio la famiglia, intesa come “comunità” trainante. Si conferma con chiarezza quello che da sempre sentiamo nel cuore, la vocazione a essere “sposi per il Regno”.
(Dal libro “Famiglia va’ e ripara la mia casa” – Cap.II)
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Recuperare, Custodire e Trasmettere
A cosa è chiamata oggi la famiglia cristiana? Nell’introduzione al Catechismo della Chiesa Cattolica, San Giovanni Paolo II scrive: «Custodire il deposito della fede è la missione che il Signore ha affidato alla sua Chiesa e che essa compie in ogni tempo». La famiglia, chiesa domestica, ha il medesimo mandato, poiché, come scrive in Familiaris Consortio, essa «riceve la missione di custodire, rivelare e comunicare l’amore, quale riflesso vivo e reale partecipazione dell’amore di Dio per l’umanità e dell’amore di Cristo Signore per la Chiesa sua sposa» (n. 17).
Ma è ancora possibile custodire la fede in famiglia?
(Dal libro “Famiglia va’ e ripara la mia casa” – Cap.VI – Da S. Francesco all’Arca di Nazareth)
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